Nutrizionista Dott. Andrea Del Seppia

Nutrizione clinica e sportiva - Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini

  • Home page
  • Chi sono
    • Curriculum Vitae
    • Presentazione
  • Servizi
    • Nutrizione e patologie
    • Nutrizione e sport
    • Nutrizione per obesità e sovrappeso
    • Nutrizione e terapia bariatrica
    • Nutrizione in gravidanza
    • Nutrizione pediatrica e per ragazzi
    • Nutrizione per vegetariani e vegani
    • Analisi composizione corporea
    • Test d’intolleranza al lattosio (Breath test)
    • Breath test ricerca disbiosi intestinale: SIBO
  • Foto e rassegne stampa
    • Congressi sulla nutrizione, articoli e interviste
    • Nutrizione per obesità: prima e dopo
    • Nutrizione sportiva: collaborazione con i campioni
    • Sport: ringraziamenti e traguardi
      • Matteo Signani
      • Orlando Fiordigiglio
      • Manuel Biagiotti
      • Michela Socci
      • Alessandro Onofri
      • Nicola Severi
    • Andrea Del Seppia ed il Cesena Calcio
    • Andrea Del Seppia ed il Perugia Calcio
  • News ed eventi
  • Blog
    • Nutrizione e benessere
    • Nutrizione in gravidanza
    • Nutrizione e sport
  • Contatti
Tu sei qui: Home / Blog

Integratori alimentari per lo sport

Integratori Alimentari Sport - Nutrizionista Sportivo Ravenna Andrea Del Seppia

L’integrazione alimentare nello sport gioca un ruolo fondamentale per massimizzare le prestazioni sportive, favorire un veloce recupero e ridurre il rischio di infortuni.

A fare chiarezza in tal senso è il Dott. Andrea Del Seppia, nutrizionista presso il Ravenna Medical Center. “Un atleta di base deve seguire una dieta bilanciata e sana” – premette Del Seppia. A volte con la mera assunzione dell’alimento, non si riesce ad assimilare il nutriente richiesto dall’organismo nei tempi necessari. La carenza di nutrienti specifici e la loro somministrazione nel momento errato dello sforzo fisico può promuovere, ad esempio, l’insorgenza di crampi, strappi, infiammazioni, riduzione della massa muscolare e resistenza. L’integrazione serve, dunque, per introdurre nel corpo i nutrienti specifici che per motivi fisiologici, legati alla digestione, l’alimento non riesce a fornire nei tempi richiesti.

Proteine

Molti sono gli integratori utili a migliorare le prestazioni sportive ma attenzione ad usarli nel momento giusto. “Tra gli integratori principali – spiega il nutrizionista – non deve mai mancare la proteina, che nella dieta di un atleta deve essere percentualmente superiore rispetto a un soggetto medio-sedentario. Le proteine vanno, poi, grammate dallo specialista in base all’obiettivo sportivo, tipologia di allenamento e anche al rapporto peso/potenza che deve avere l’atleta. La bilanciatura proteica sarà diversa tra uno sport di durata, come il ciclismo ed uno sport di potenza come il body building. Di base, per un soggetto medio sedentario l’apporto giornaliero di proteine deve essere di circa 1 grammo pro chilo di peso corporeo, mentre un atleta deve assumere almeno 1,4-1,6 grammi pro chilo di peso corporeo fino ad arrivare, in alcuni casi, anche a 2 grammi”.

Amminoacidi Ramificati o Essenziali

Altro alleato per gli sportivi sono poi gli amminoacidi ramificati o essenziali a cui è affidato il compito di ottimizzare i tempi di recupero della prestazione. “Sono i mattoncini che noi andiamo a ricavare dalle proteine – continua Del Seppia. Hanno un ruolo importante per il recupero, grazie ad un’assimilazione più veloce della proteina e vanno assunti entro trenta minuti post esercizio fisico. In particolar modo, l’amminoacido più importante è la leucina, che deve essere in percentuale superiore rispetto agli altri amminoacidi.

Creatina

Integratore molto importante è, poi, la creatina che spesso non viene assunta in maniera idonea. “Grazie alla sua capacità di legarsi agli zuccheri e all’acqua, gioca un ruolo fondamentale nella volumizzazione muscolare e nel recupero energetico. Per il recupero – assicura il nutrizionista – la grammatura della creatina consigliata è di 4 grammi da assumere entro 30 minuti post esercizio fisico, diluendola possibilmente in una bevanda dolce come un succo di frutta, perché la creatina si veicola molto meglio se accompagnata a zuccheri semplici”.

Integratori a base di maltodestrine

Negli sport di endurance come ciclismo, nuoto o running con prestazioni che superano l’ora, è importante assumere integratori a base di maltodestrine ogni 45-60 minuti, che consentiranno di coprire il dispendio energetico di tutta l’attività fisica durante il suo svolgimento. Metaforicamente, il corpo umano può essere paragonato ad una macchina che in questi tempi deve fare rifornimento di benzina. Commercialmente, questi integratori, da assumere durante lo sforzo, si trovano sotto forma di barretta energetica, gel monouso o polvere da sciogliere in acqua da sorseggiare. A livello dietetico, se prima dell’allenamento è consigliabile mangiare carboidrati a basso indice glicemico che rilasciano energia gradualmente nel sangue, nel post allenamento ove c’è necessità di un recupero veloce, sono indicati zuccheri semplici ad un più alto indice glicemico che entreranno velocemente nel sangue.

Idratazione durante l’Allenamento

Attenzione, poi, all’idratazione: “Bisogna bere ogni circa 20 minuti di allenamento – conclude il dottore – perché quando il muscolo si disidrata o termina le scorte di glicogeno, può insorgere il crampo muscolare. Con l’arrivo del caldo, è consigliabile aggiungere sali minerali all’acqua per rendere più efficiente l’idratazione”.

Archiviato in: Nutrizione e sport Etichettato con: integratori alimentari per lo sport, nutrizione nello sport, nutrizionista sportivo, nutrizionista sportivo ravenna, ravenna medical center gvm

Cosa sono i disturbi alimentari?

Disturbi alimentari, anoressia, bulimia - Nutrizionista clinico Dott. Andrea Del Seppia Cesena

Più di due mila in carico annuale dal Sistema sanitario. Un trend in crescita, quello dei disturbi alimentari che, inasprito dalla pandemia, vede coinvolti sempre più adolescenti.

Cosa sono i disturbi alimentari?

I disturbi del comportamento alimentare (DCA), quali anoressia, bulimia e binge eating disorder, consistono in disfunzioni del comportamento alimentare e/o in comportamenti finalizzati al controllo del peso corporeo, che danneggiano in modo significativo la salute.

I disturbi dell’alimentazione possono presentarsi in associazione ad altre sfumature psicologiche di carattere patologico, come stati d’ansia e importanti sbalzi d’umore. La salute e il fisico della persona, nella maggior parte dei casi, risultano pericolosamente debilitati, conseguentemente alle abitudini alimentari patologiche. Alcune sfaccettature di questi disturbi comportano:

  • privazione o drastica riduzione nell’introduzione di categorie di alimenti, fino al digiuno (anoressia);
  • voracità patologica nei confronti del cibo, compensata da fenomeni di vomito auto-indotto (bulimia);
  • abbuffate alimentari ripetute e incontrollate, effettuate in tempi relativamente ridotti (binge eating disorder).

I campanelli d’allarme a livello fisico

Fa il punto il Nutrizionista Dott. Andrea Del Seppia, esperto in Nutrizione clinica e sportiva, che lavora in equipe multidisciplinare, con medici e psicologi, nelle principali cliniche d’eccellenza della provincia di Forlì-Cesena e Rimini.

Dott. Del Seppia, quali sono i campanelli d’allarme a livello fisico?

“Dalle variazioni di peso importanti all’ossessione sul proprio fisico che si esplicita nel controllo continuo del peso ma anche delle calorie degli alimenti sfociando, per l’anoressia, nella riduzione progressiva dell’alimentazione o nell’eliminazione di determinate categorie di cibi tabù, come i carboidrati. C’è chi sminuzza il cibo o mangia lentamente oppure mastica e sputa.
Viceversa chi soffre di bulimia consuma grandi quantità di cibo, spesso di nascosto magari passando senza soluzione di continuità tra il dolce e il salato.”

Un’altra particolarità?

I pazienti affetti da questa problematica possono nascondere incarti e involucri degli alimenti sotto al letto o dentro ai cassetti. Oltre al senso di colpa che li caratterizza, si riscontra la tendenza a evitare o ridurre le situazioni conviviali più difficili da controllare.
Al contempo può essere presente vomito autoindotto attraverso diverse modalità. E non basta. Spesso l’interesse per la cucina diventa ossessivo, dedicano ore a trasmissioni tv, ricette e recensioni dei ristoranti.

Altri sintomi di disagio?

La perdita di capelli, il colore grigiastro assunto dalla pelle, oltre a problemi dentali e l’ingrossamento delle ghiandole salivari, fino alla scomparsa delle mestruazioni nelle ragazze quando il dimagrimento degenera in un sottopeso e malnutrizione importante.

Un nutrizionista lavora da solo o procede in equipe?

“Individuato il disturbo del comportamento alimentare, un nutrizionista lavora in sinergia con uno psicologo per cercare di applicare il piano dietetico, con un adattamento calorico più o meno idoneo, ma sempre unito ad un percorso psicoterapeutico che resta imprescindibile.

L’obiettivo del nutrizionista è avvicinare il paziente a quantitativi corretti di cibo nel modo meno stressante possibile. Il protocollo dietetico potrà essere declinato anche con l’inizio di uno sport di gruppo o in solitaria, a seconda dei consigli dello psicologo e relative condizioni clinico nutrizionali. Centrale sarà infine portare il paziente a vedere il cibo come un piacevole mezzo di sostentamento per la vita e non una modalità di gestione delle emozioni”.

I disturbi alimentari coinvolgono più maschi o più femmine?

“Negli ultimi anni è in aumento esponenziale il numero di pazienti maschi. Una vera svolta esacerbata dalla pandemia che ha messo a dura prova i giovani mettendo in discussione le certezze. Tra le cause di un’attenzione ossessiva per l’aspetto fisico segnalo i social network e i canoni di bellezza che impongono, ma anche il bullismo che porta molte vittime a volere cambiare aspetto in tempi strettissimi e non da ultimo certi allenatori sportivi che mettono al centro il peso corporeo e in panchina il buon senso mandando in crisi giovani in un’età già molto complicata.”

In un prossimo articolo la Psicologa Dott.sa Laura Balzani, collaboratrice del Nutrizionista Dott. Andrea Del Seppia, approfondirà la tematica dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) dal punto di vista psicologico.

Archiviato in: Nutrizione e benessere Etichettato con: Anoressia, bulimia, Cesena, nutrizione, nutrizionista clinico

Ravenna: Il nutrizionista sportivo Dott. Andrea Del Seppia spiega la dieta durante le feste

Dieta durante le feste - Nutrizionista sportivo Dott. Andrea Del Seppia

Il nutrizionista sportivo Dott. Andrea Del Seppia, che visita presso il Ravenna Medical Center GVM, avendo grande esperienza con sportivi professionisti, spiega anche agli sportivi amatoriali come adeguare il loro regime di dieta durante le feste.
Durante le feste, è infatti molto facile concedersi a pranzi e cene con gli amici e perdere i risultati sportivi faticosamente ottenuti.

“Quando parliamo di regime alimentare e diete, ogni persona è un caso a sé”

“Quando parliamo di regime alimentare e diete, ogni persona è un caso a sé – sottolinea il Dott. Andrea Del Seppia, nutrizionista presso Ravenna Medical Center – poiché lo stile di vita e le esigenze sono diverse. Il livello di allenamento, la tipologia di lavoro che si svolge, eventuali patologie, intolleranze e allergie alimentari … Trovare una formula valida per tutti è impossibile”.

Esistono comunque delle linee guida da seguire che possono aiutare a “smaltire” le calorie in eccesso accumulate durante le feste.

Qualche accortezza

Non s’ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale. Il periodo delle feste natalizie è bello anche per la convivialità.

Non saranno certo pochi giorni a mettere a repentaglio gli sforzi fatti durante il resto dell’anno”. Nessun bisogno di demonizzare le feste e gli “sgarri” che comportano, basta usare il buonsenso.

A partire dalle porzioni, è possibile assaggiare tutto e non negarsi nulla, se si evita di riempire il piatto eccedendo in abbondanza.
“Stare attenti alle quantità – specifica il Dott. Del Seppia Andrea – se assaggiamo un piatto di cappelletti o tortellini non facciamo nulla di male, ma meglio circoscriverlo al pasto legato alla festa”. Significa quindi non strafare, cercando di mantenere una alimentazione bilanciata di base e piuttosto controllarsi nei pasti tra una festa e l’altra.

“Un trucco utile è quello di iniziare sempre il pasto con una bella porzione di verdura- consiglia il Dott. Del Seppia Andrea – così come è utile cercare di fare sempre una colazione e degli spuntini a basso indice glicemico. Un’altra indicazione che viene spesso sottovalutata, che infatti vale in tutte le diete, è quella di spezzare la mattina e il pomeriggio con della verdura cruda di stagione, facendo quindi degli snack ipocalorici che aiutano a dare la sensazione di sazietà senza appesantire e soprattutto per non arrivare ai pasti con una fame esagerata e incontrollata che può portarci alle famose “abbuffate””.

Un errore comune è quello di credere che per smaltire, ad esempio, il pranzo di Natale sia utile digiunare. “Nulla di più falso – specifica il Dott. Del Seppia Andrea – Saltare i pasti porta il corpo a bruciare anche la massa muscolare, ottenendo un effetto che sicuramente gli sportivi non vogliono. Non crediamo nemmeno alle diete detox, non esistono. Di fatto il corpo non si intossica durante le feste, casomai si esagera nell’introduzione di calorie in eccesso indugiando su pietanze e cibi più complessi da digerire e ricchi, più conditi e più grassi, che portano ad una digestione sotto stress”. Meglio allora evitare o ridurre i carboidrati, ad esempio, alla cena successiva all’abbondante pranzo di Natale o nel pranzo del giorno dopo, indirizzandosi verso pasti proteici e a più basso contenuti di carboidrati.

Attenzione alla spesa

Un buon controllo di ciò che mangeremo durante le feste inizia dal momento della spesa. “Se si riempiono frigo e credenza di salumi, panettoni, pandori dolci e alcolici, cadere in tentazione è praticamente scontato”. Cominciamo a moderarci già mentre riempiamo il carrello: oltre al trucco risaputo di non andare mai a fare la spesa da affamati, meglio prevedere che in questo periodo molti amici e parenti regaleranno cibi più gustosi e ricchi; meglio allora evitare di comprarne in grandi quantità.

“Lo sgarro va bene, ma se si comincia a fare tutte le colazioni e le merende con pandori e dolciumi, entriamo in un circolo vizioso” conferma il Dott. Del Seppia Andrea, allertando sulla trasformazione dello “sfizio saltuario in una costante, e lì non esiste allenamento che tenga”.

Allenarsi durante le feste

“Anche qui la regola vincente è quella del buonsenso: se si salta una sessione di allenamento non succede nulla. Non improvvisiamoci atleti solo perché ci sentiamo appesantiti, piuttosto in particolare per gli sportivi saltuari si consiglia di preferire lunghe passeggiate a ritmo sostenuto”. Il consiglio del Dott. Del Seppia Andrea è di prediligere sessioni cardiometaboliche più che di tonificazione, in modo da bruciare quelle calorie in più che si ingeriscono. Importante mantenere un allenamento costante e proporzionato, così come si è sempre fatto al di fuori del periodo delle feste.

E con il bere?

“Non è il brindisi con un calice di spumante o vino rosso a diventare problematico – rassicura il Dott. Del Seppia Andrea – Il buonsenso anche qui regna sovrano. Finché ci si mantiene su uno due calici di vino a settimana non ci sono particolari problemi, l’importante è negli altri giorni mantenere un regime ipocalorico compensando con attività fisica cardiometabolica preferibilmente ad alta intensità”.

Fondamentale invece è idratarsi bevendo molta acqua, anche per aiutare il metabolismo e favorire la diuresi. Non pensiamo solo ai bicchieri d’acqua però: “Un buon trucco d’inverno è scegliere tisane e infusi. La bevanda calda, infatti, con le temperature più basse può allettare anche chi solitamente fa fatica a bere acqua. Inoltre, permette di ottenere anche altri benefici – aggiunge il Dott. Del Seppia Andrea – Sul mercato si trovano facilmente tisane e infusi senza calorie con proprietà antinfiammatorie (ad esempio quelle a base di zenzero e curcuma), alcune aiutano a diminuire il gonfiore addominale (come quelle al finocchio, all’anice o alla liquirizia), ma anche togliere quel desiderio di dolce (scegliendo quelle a base di frutta)”.

Archiviato in: Nutrizione e sport Etichettato con: nutrizione, nutrizionista sportivo, ravenna medical center gvm

Rimini – Dott. Andrea Del Seppia: “ecco come prevenire l’obesità nei bambini”

Rimini - Dott. Andrea Del Seppia: "ecco come prevenire l'obesità nei bambini"

Intervista del "Corriere di Romagna" al Dottor Andrea Del Seppia, nutrizionista esperto in nutrizione clinica e sportiva presso la Clinica Nuova Ricerca di Rimini.
Intervista del "Corriere di Romagna" al Dottor Andrea Del Seppia, nutrizionista esperto in nutrizione clinica e sportiva presso la Clinica Nuova Ricerca di Rimini.

Intervista al Dott. Andrea Del Seppia, nutrizionista esperto in nutrizione clinica e sportiva presso la Clinica Nuova Ricerca di Rimini.

Questo è un estratto dell'intervista del "Corriere di Romagna" al Nutrizionista Dottor Andrea Del Seppia, esperto in nutrizione clinica e sportiva, sul tema: "I consigli contro l'obesità nei bambini"

RIMINI

Tempo di banchetti con parenti e amici. Cambiano menù e volti ma resta uno scenario ricorrente: gli adulti si addentrano in chiacchiere mentre i piccoli continuano a sgranocchiare snack davanti alla PlayStation. Cosa fare per prevenire l’obesità nei bambini? Ne parliamo con il dottor Andrea Del Seppia Nutrizionista, specializzato in nutrizione clinica e sportiva, presso la Clinica Nuova Ricerca di Rimini.

 

Cosa fare per prevenire l'obesità nei bambini? Ne abbiamo parlato con il Nutrizionista Dott. Andrea Del Seppia - Rimini

Del Seppia, secondo l’indagine OKkio 2019, in Emilia Romagna, il 19% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni era in sovrappeso e il 7% obeso. Una rilevazione dell’Ausl dello stesso anno, parlava di un bambino obeso su 3 nel riminese. La pandemia ha sparigliato questi dati?

«I numeri sono aumentati in senso esponenziale a Rimini e provincia, sia per una maggiore sedentarietà registrata durante i vari lockdown, sia perché anche ad allarme terminato non sono tornati tutti alle abitudini ante Covid. La paura del contagio, ancora diffusa tra i grandi, è ricaduta su figli e nipoti».

A quali rischi per la salute va incontro un bambino obeso?

«Partiamo dal presupposto che la salute di un adulto si costruisce fin dall’infanzia, quindi un bambino obeso può sviluppare problematiche metaboliche, come colesterolo e trigliceridi alti, ma anche problemi al fegato, nonché il rischio d'insorgenza del diabete o dell’ipertensione. Senza dimenticare criticità per la postura, che vanno a incidere su una schiena in fase di sviluppo e sulle articolazioni».

Come si fa a prevenire l'obesità nei più piccoli?

«In primis, occorre formare i genitori ad una cultura alimentare adeguata, in modo che la famiglia non trasferisca, seppur in buona fede o in modo inconsapevole, errori ai propri figli. In secondo luogo è bene rivolgersi a uno specialista che possieda strumenti e conoscenze per elaborare piani dietetici personalizzati: le diete, infatti, devono sempre metter nero su bianco i corretti quantitativi per ogni paziente. Dedicarsi a un’attività sportiva resta il terzo passaggio da coltivare fino all’età adulta. Un’abitudine che rafforza e permette di esser più flessibili a tavola senza particolari rinunce».

Occorre formare i genitori ad una cultura alimentare adeguata e rivolgersi a uno specialista che possieda strumenti e conoscenze per elaborare piani dietetici personalizzati

Quando bisogna rivolgersi a uno specialista?

«Non è sufficiente calcolare l’indice di massa corporea, ossia il rapporto tra il peso e l'altezza, occorre valutare anche la composizione corporea reale della persona. Per farlo, il nutrizionista possiede strumenti che consentono di scomporre il peso. Il numero che leggiamo sulla bilancia è infatti la somma di 4 componenti: grasso, muscoli, liquidi e ossatura. Componenti che vanno scomposte, visto che alcuni hanno un’ossatura più grossa di altri, per bagaglio genetico, o una muscolatura più importante».

Specialista in nutrizione

Un errore ricorrente?

«Non è un'abitudine corretta pesarsi ogni giorno perché così si notano solo le variazioni di liquidi».

Dai dolciumi alle bibite gassate: quali sono le “calorie a vuoto” da evitare?

«Eccetto nelle persone con particolari condizioni patologiche, non esiste nessun pollice verso, la bussola per orientarsi resta il buon senso unito a un piano dietetico personalizzato».

Archiviato in: Nutrizione e benessere Etichettato con: Andrea Del Seppia Clinica Nuova Ricerca di Rimini, dietista Rimini, nutrizionista Andrea Del Seppia Rimini, nutrizionista rimini, obesità-nei-bambini

Arachidi. Una tira l’altra

Arachidi

Arachidi. Nutrienti e gustose!

Intervista al dottor Andrea Del Seppia, nutrizionista esperto in nutrizione clinica e sportiva al Ravenna Medical Center.
Il Ravenna Medical Center è un poliambulatorio privato a Ravenna, dove il nutrizionista Dott. Andrea Del Seppia effettua visite nutrizionali per elaborazione di diete personalizzate.

Arachidi. Una tira l’altra

Hanno qualità molto simili alla frutta secca, ma sono legumi. Meglio non esagerare con il consumo, visto l’elevato apporto calorico, mentre nelle giuste quantità offrono diverse proprietà salutari.

Conosciute anche come noccioline americane, perché originarie del Sud America, le arachidi sono il simbolo delle feste, degli aperitivi con gli amici e delle pause rilassanti. Ma dietro il loro lato conviviale, c’è di più. «Erroneamente considerate frutta secca, appartengono in realtà alla famiglia dei legumi, come fagioli, lenticchie e piselli», chiarisce il dottor Andrea Del Seppia, nutrizionista esperto in nutrizione clinica e sportiva al Ravenna Medical Center.

«Con la frutta secca a guscio condividono però la consistenza croccante, l’elevato valore energetico e il buon contenuto di grassi monoinsaturi, che aiutano ad aumentare i livelli di colesterolo HDL, quello buono».

Raramente consumate a crudo, le arachidi vengono preferite tostate, sotto forma di burro oppure sfruttate in cucina grazie al loro olio di semi, che vanta un buon punto di fumo, un sapore non invasivo e un costo contenuto.

«Le arachidi contengono poi vitamine del gruppo B, vitamina E, potassio, rame e folati, oltre a potenti antiossidanti, come il resveratrolo, l’acido p-cumarico e flavonoidi», elenca l’esperto. «Inoltre, per vegetariani e vegani, ma anche per chi segue una dieta mediterranea bilanciata, rappresentano un’ottima fonte di proteine, essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo».

 

Conosciute anche come noccioline americane, perché originarie del Sud America, le arachidi sono il simbolo delle feste, degli aperitivi con gli amici e delle pause rilassanti

5 motivi per mangiarle

  1. Grazie al contenuto di fibre, accelerano il transito intestinale e prevengono la stitichezza
  2. Contengono biotina, una vitamina usata in campo cosmetico, utile nella cura di pelle e capelli
  3. Alcuni studi scientifici ne stanno valutando le proprietà preventive nei confronti di alcuni tumori
  4. Sono una buona fonte di energia e aiutano a contrastare gli stati di malnutrizione o sottopeso
  5. Apportano triptofano, un amminoacido essenziale che interviene nella sintesi della serotonina

 

Un ottimo spuntino

Visto il basso indice glicemico e l’elevato apporto di grassi, proteine e fibre, le arachidi sono molto sazianti, per cui spezzano rapidamente la fame con un buon apporto energetico.

Grazie al contenuto di fibre, le arachidi accelerano il transito intestinale e prevengono la stitichezza

Amiche del cuore

Hanno un basso indice glicemico, cioè permettono un graduale rilascio degli zuccheri nel sangue: questo le rende adatte per chi ha problemi di glicemia alta o diabete. Inoltre, grazie all’apporto di Omega-3 con risaputo effetto antinfiammatorio e favorente i livelli di colesterolo buono, riducono i fattori di rischio per alcune malattie croniche, come aterosclerosi e patologie coronariche.

Fanno bene alla pelle

Grazie al contenuto di biotina e vitamina E, aiutano a contrastare l’invecchiamento biologico, compreso quello cutaneo, ostacolando la comparsa delle rughe e mantenendo la pelle più giovane.

Valori nutrizionali per 100 grammi

Acqua (g)2,3
Lipidi (g)50
Proteine (g)29
Fibre (g)10,2
Carboidrati (g)8,5
Potassio (mg)680
Fosforo (mg)283
Magnesio (mg)175
Calcio (mg)64
Sodio (mg)6

 

Dati: CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria

Arachidi

Bomba per gli sportivi

Grazie all’elevato apporto calorico e al basso indice glicemico, le arachidi – come la frutta secca – rappresentano un ottimo spuntino da consumare prima dell’allenamento intenso, soprattutto negli sport di durata (come ciclismo, running, triathlon o nuoto). Dopo l’attività fisica, invece, il loro contenuto di magnesio e potassio favorisce il recupero muscolare e previene i crampi.

Ossa forti e sane

Le arachidi apportano minerali come fosforo e calcio, che collaborano a costruire ossa forti e sane. Contengono anche magnesio, un altro elemento essenziale per aumentare la densità ossea e aiutare il nostro scheletro a rimanere in salute.

Circa 600 calorie

ogni 100 grammi

Questione di nervi

Fra le vitamine del gruppo B, spicca la B6 (nota anche come piridossina), importante per il normale sviluppo del cervello, per stimolarne le funzioni e per mantenere sano il sistema nervoso.

20-25 grammi

la porzione ideale

Meglio al naturale

Seppure sfiziose, è bene limitare le versioni salate (il grande classico degli aperitivi) e quelle caramellate, tipiche delle bancarelle di fiere e sagre. Meglio acquistarle al naturale e da sgusciare.

Possono dare allergia

Le arachidi figurano tra le cause di allergia alimentare più comuni e problematiche: anche dopo l’assunzione di piccole quantità, i soggetti predisposti possono manifestare diversi sintomi (come prurito, vomito, nausea, diarrea, orticaria, attacchi di asma, vertigini o senso di soffocamento) e nei casi più gravi può manifestarsi anche uno stato di shock anafilattico.

Archiviato in: Nutrizione e benessere Etichettato con: Andrea Del Seppia Ravenna Medical Center GVM, arachidi, dietista Ravenna, nutrizionista Andrea Del Seppia Ravenna, nutrizionista ravenna, nutrizionista sportivo ravenna, riduzione colesterolo

  • 1
  • 2
  • 3
  • …
  • 9
  • Pagina successiva »

Cerca

Articoli recenti

  • Integratori alimentari per lo sport
  • Cosa sono i disturbi alimentari?
  • Ravenna: Il nutrizionista sportivo Dott. Andrea Del Seppia spiega la dieta durante le feste
  • Rimini – Dott. Andrea Del Seppia: “ecco come prevenire l’obesità nei bambini”
  • Arachidi. Una tira l’altra

Strutture presso le quali ricevo

Provincia di Forlì - Cesena
  • Casa di Cura Malatesta Novello, Ospedale privato accreditato, Cesena
  • Poliambulatorio IS.M.A.C., Gatteo (FC)
  • Poliambulatorio Arcade, Savignano
  • Primus Medical Center Day Hospital, Forli
  • Poliambulatorio Omnialab, Forlimpopoli

Provincia di Ravenna
  • Ravenna Medical Center - GVM, Ravenna

Provincia di Rimini
  • Centro Medico Gelso Sport, Bellaria – Igea
    Marina

  • Clinica Nuova Ricerca - Rimini

Milano - C.so Lodi, 114

Seguimi sui social media

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • RSS

Contatti

Dott. Andrea Del Seppia
47522 Cesena (FC) - Italia
Telefono: +39 349 18 24 495
Partita IVA: 04000540403
Email:

Privacy Policy
Cookie Policy
Strumenti Privacy
Chi sono
Termini legali
Contatti

Copyright © 2016–2025 Andrea Del Seppia - Tutti i diritti sono riservati · Login

Gestione del consenso dei cookie

(Informativa sintetica/breve)

Questo sito web utilizza i cookie

In questo sito web sono preselezionati solo cookies necessari/tecnici necessari alla navigazione.
Per conoscere nel dettaglio quali cookie utilizziamo leggi la nostra informativa cookies (estesa).
Cliccando sulla "X" in alto a destra o sul pulsante “Rifiuta tutti” saranno mantenuti attivi solo i cookies necessari, cioè quelli tecnici che consentono la navigazione nel sito.
Cliccando su “Accetta tutti” si autorizza l’uso di tutti i cookies.
Cliccando su “Personalizza” si può scegliere in modo libero e consapevole quali cookies attivare o lasciare disattivati.
Una volta chiuso il banner sarà presente un pulsante che darà la possibilità di modificare le scelte sui cookie effettuate precedentemente.

Necessari Sempre attivo
La memorizzazione o l'accesso funzionale è strettamente necessario al fine legittimo di consentire l'utilizzo di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo fine di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
La memorizzazione o l'accesso alle preferenze è necessario per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
Archiviazione o l'accesso alle statistiche utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione o l'accesso di statistiche anonime che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato giudiziario, un'adesione volontaria da parte del tuo fornitore di servizi Internet o registrazioni aggiuntive da parte di terzi, le informazioni archiviate o recuperate solo per questo scopo non possono solitamente essere utilizzate per identificarti.
Marketing
L'archiviazione o l'accesso a fini di marketing è necessario per creare profili utente per inviare pubblicità o per tracciare l'utente su un sito Web o su più siti Web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Personalizza
{title} {title} {title}