Nutrizionista Dott. Andrea Del Seppia

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Le linee guida nutrizionali per i primi mesi di gravidanza

Le linee guida nutrizionali per i primi mesi di gravidanza

Quali sono gli accorgimenti da seguire e quali alimenti scegliere per la salute del bambino e della mamma?

Intervista di Misura al Dott. Andrea Del Seppia

Approfondiamo l’argomento con il nostro nutrizionista, Dott. Andrea Del Seppia.

Dott. Del Seppia, ogni fase della gravidanza ha esigenze nutrizionali differenti e l’alimentazione, con il giusto apporto di nutrienti e calorie, gioca un ruolo fondamentale per trascorrere una gravidanza in sicurezza. Quali sono le accortezze da utilizzare?

Durante i primi mesi si consiglia una dieta varia, di cinque pasti al giorno, che preveda l’apporto di carboidrati complessi, come i cereali integrali, fibre vegetali indigeribili, che favoriscono il controllo del peso e della glicemia (soprattutto nei casi di diabete gestazionale), frutta e verdura, alimenti con proteine ad alto valore biologico, acidi grassi monoinsaturi, e povera di acidi grassi saturi.

Sono questi i punti di partenza per una corretta dieta in gravidanza che poi dovrà essere adattata a ogni singola mamma nelle varie fasi di questo percorso di vita, senza dimenticare le supplementazioni di importanti micronutrienti, come acido folico, ferro e calcio. Si ricorda, inoltre, di mantenere un apporto giornaliero costante di almeno 1 litro e mezzo di acqua che oltre a idratare è importante per la formazione del liquido amniotico.

Invece, quali sono gli alimenti che sarebbe meglio evitare?

Durante questo periodo, è importante scegliere alimenti a ridotto contenuto di calorie, con pochi zuccheri semplici, grassi saturi e sale. Quest’ultimo, per esempio, può essere sostituito da erbe, spezie, succo di limone o anche di mela ed aceto, per ridurre, così, i rischi di ipertensione arteriosa e quindi di gestosi.

 

È inoltre importante evitare il consumo di alcolici e superalcolici che si sono rivelati essere dannosi per lo sviluppo mentale del bambino e assumere con cautela anche le bevande nervine, come caffè, thè e cioccolata, prediligendo bevande decaffeinate e deteinate.

Sarebbe meglio, inoltre, evitare latti non pastorizzati, formaggi molli o semi molli con crosta o muffe (tipo brie o gorgonzola) e i patè. Attenzione anche al pesce affumicato, da consumare subito dopo l’apertura, e ridurre a una volta la settimana pesci come spada, squalo, tonno, al fine di evitare l’accumulo di possibili inquinanti (per esempio, il metilmercurio).

Le linee guida nutrizionali per i primi mesi di gravidanza

Quali sono le raccomandazioni e i consigli da seguire in cucina?

Si consiglia di cuocere bene gli alimenti evitando di mangiare cibi crudi o poco cotti (tipo uova, sushi o carpacci), riscaldare sempre gli avanzi in maniera omogenea prima di assumerli, e, quando si è fuori casa, se non si è sicuri dell’igiene, ordinare sempre pietanze ben cotte. Mangiare sempre frutta e verdura fresche, lavandole bene prima di consumarle, per esempio con acqua e bicarbonato o una soluzione di ipoclorito di sodio, un agente anti-microbico ad ampio spettro di azione.

Le tecniche di cottura consigliate sono la bollitura, la cottura a vapore, la piastra o griglia e cottura al forno. Nel momento in cui si preparano gli alimenti è importante lavare bene sempre le mani prima e dopo aver maneggiato il cibo (per esempio il guscio delle uova), facendo attenzione a pulire tutte le superfici e gli utensili utilizzati e, quando possibile, evitare di utilizzare gli stessi utensili per la preparazione di pietanze diverse. Rispettare le date di scadenza e le istruzioni di conservazione riportate sulle etichette e, se nel frattempo, si svolgono attività differenti (per esempio pulizia della casa o giardinaggio), utilizzare sempre i guanti.

Cosa consiglierebbe di mangiare nei casi in cui si soffre di nausea?

Per ridurre problematiche come nausea, vomito o reflusso gastroesofageo è necessario eliminare i cibi grassi che possono rallentare la digestione, fare spuntini sani, evitando di mangiare tardi e/o poco prima di andare a dormire. In generale, si consiglia di ridurre l’apporto di liquidi durante il pasto in caso di episodi di nausea persistente e di optare per una dieta solida o semisolida, fatta di alimenti secchi e croccanti tipo crackers, pane tostato, fette biscottate e corn-flakes, che può aiutare a ridurre il senso di nausea. Lo zenzero, inoltre, si è rivelato essere un ottimo alleato per contrastare questo problema che affligge più della metà delle donne in gravidanza soprattutto nel corso dei primi tre mesi.

Una regola da non dimenticare per poter controllare il peso e la glicemia durante questa periodo (favorendo anche la regolarità intestinale), è mantenersi in movimento costante praticando costantemente una ginnastica dolce.

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L’importanza di assumere calcio durante la gravidanza

L’importanza di assumere calcio durante la gravidanza

Il calcio è il minerale più abbondante presente nel nostro organismo e svolge un ruolo chiave nella formazione delle ossa: è quindi di fondamentale importanza mantenerne un apporto adeguato durante la gravidanza in cui i suoi fabbisogni aumentano.

Intervista di Misura al Dott. Andrea Del Seppia

Approfondiamo l’argomento con il nostro nutrizionista, Dott. Andrea Del Seppia.

Dott. Del Seppia, quali sono le funzioni del calcio e cosa succede durante la gravidanza?

Il 99% del calcio si trova nello scheletro e nei denti sotto forma di “idrossiapatite di calcio”. Il restante 1% è coinvolto in numerosi processi fisiologici come la contrazione muscolare, divisione e differenziazione delle cellule, varie attività enzimatiche, rilascio di neurotrasmettitori e regolazioni ormonali. Durante la gravidanza si presenta tutta una serie di cambiamenti fisiologici temporanei, quali un aumento dell’assorbimento intestinale, dell’escrezione urinaria e del ricambio osseo, volti a mantenere costante il bilancio di calcio materno e, allo stesso tempo, a fornire crescita e sviluppo del feto. Lo scheletro di un neonato contiene approssimativamente 20-30 g di calcio; la maggior parte della crescita scheletrica avviene a partire dalla metà del periodo gestazionale (gravidanza) con un picco massimo di accrescimento durante il terzo trimestre.

L’importanza di assumere calcio durante la gravidanza

Quali sono i fabbisogni di questo minerale nella donna in gravidanza?

Normalmente, il fabbisogno di calcio nella donna in età adulta (dai 18 ai 59 anni) è di 1000 mg al giorno (LARN), ma il valore può aumentare fino a 1200 mg al giorno per la donna in gravidanza, per mantenere inalterato il bilancio e permettere quindi una corretta densità ossea nella madre, lo sviluppo e la mineralizzazione ossea del feto.
Secondo la World Health Organization (WHO), l’assunzione di 1500-2000 mg al giorno è raccomandata nelle donne in cui viene riscontrato un basso apporto dietetico di calcio inferiore a 1000 mg al giorno.

Una carente assunzione di calcio può, infatti, contribuire all’insorgenza di alcune problematiche durante la gravidanza sia per la madre (dai crampi muscolari a osteopenie, parestesie e gestosi) che per il feto (ritardo nello sviluppo e mineralizzazione ossea). Durante l’allattamento, l’assunzione raccomandata per la donna adulta torna a essere di 1000 mg giornalieri.

Quali sono le fonti alimentari preferibili di calcio?

Alimenti ricchi di calcio sono sicuramente il latte e alcuni suoi derivati, come lo yogurt e i formaggi. In particolar modo, i formaggi stagionati possono avere un quantitativo di calcio fino a 1/g su 100g. Una buona regola per aumentarne l’assunzione può essere quella di aggiungere alla pasta e sostitutivi un buon cucchiaio di parmigiano grattugiato, o parmigiano in scaglie al contorno di verdura o al secondo piatto proteico.
Lo yogurt, altra preziosa fonte di questo minerale, specialmente quello greco, è un ottimo alimento per spuntini o colazione, e presenta un ph acido che ne favorisce l’assorbimento intestinale.

Tra gli alimenti di origine vegetale, invece, il calcio è presente nella frutta secca e nei semi, in particolar modo nelle mandorle, sesamo e chia, che possono essere aggiunti in insalate miste o agli spuntini come yogurt, macedonie e centrifugati.

Un piccolo sfizio costituito da un quadratino di cioccolato al latte da introdurre ogni tanto può esserne una buona fonte, da escludere però nei casi di rischio di diabete gestazionale e difficoltà nel controllo del peso. I cereali, seppur non particolarmente ricchi, possono comunque costituirne una buona fonte perché introdotti in abbondanti quantità nell’alimentazione quotidiana di stile mediterraneo.

L’importanza di assumere calcio durante la gravidanza

Questo prezioso minerale è presente anche nei legumi, fagioli in particolar modo, nelle verdure, quali per esempio spinaci, cavoli, broccoli, bietola, crescione e in pesci come sardine e acciughe. Si consiglia di mantenere un elevato apporto di liquidi giornaliero alternando acque più o meno ricche di questo minerale.

È importante, comunque, ricordare che una buona camminata e un costante esercizio fisico sono fondamentali per mantenere una buona salute ossea, oltre a favorire un miglior controllo del peso e della glicemia durante la gravidanza.

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La gravidanza tra mente e corpo

Pregnancy wholefood well being

Uno stile di vita sano e un giusto approccio psicologico sono di fondamentale importanza per gestire al meglio un momento di forti emozioni e grandi cambiamenti come quello della gravidanza.

Intervista di Misura al Dott. Andrea Del Seppia

Approfondiamo l’argomento con il nostro nutrizionista, Dott. Andrea Del Seppia.

Numerose sono ormai le evidenze per cui fattori ambientali, genetici e comportamentali possono contribuire a una migliore preparazione della donna alla gravidanza e a una migliore gestione dei mesi che verranno in seguito. Ad esempio, è molto importante evitare uno stile di vita sedentario e una dieta sbilanciata dal punto di vista nutrizionale: entrambi questi atteggiamenti possono infatti comportare un aumento incontrollato di peso che a sua volta può avere effetti dannosi sul nascituro e sulla madre stessa, sia da un punto di vista fisico che psicologico.

Parlando di alimentazione, risulta fondamentale l’apporto di frutta, verdura, legumi e cereali integrali che grazie alla fibra che contengono favoriscono il benessere intestinale e permettono un maggiore controllo della glicemia. La fibra, infatti, contribuisce a migliorare il fenomeno di stitichezza che spesso si presenta nel corso della gravidanza, favorisce il senso di sazietà, con un conseguente miglior controllo del peso, e riduce l’assorbimento degli zuccheri ingeriti, limitando i picchi glicemici e di conseguenza la possibilità di sviluppare diabete gestazionale. Per il benessere del feto è importante limitare grassi, fritti e bevande gassate o zuccherine, mantenendo un elevato apporto di acqua per favorire la formazione del liquido amniotico.

Anche secondo il Ministero della Salute, la donna che segue un’alimentazione varia, mantenendo un ottimale apporto di alimenti quali frutta, verdura e legumi, copre tutti i fabbisogni di vitamine senza ricorrere a particolari supplementazioni, tranne per l’acido folico. Lo stesso si può affermare anche per i minerali, facendo particolare attenzione al fabbisogno in calcio, ferro e iodio. È necessario tenere presente che i fabbisogni energetici, di macro e micronutrienti, e di conseguenza l’appetito, subiscono un aumento fisiologico durante tutto il corso della gravidanza per permettere il corretto sviluppo del feto e dei tessuti materni. Questo si traduce in un aumento di peso variabile a seconda del trimestre considerato: secondo il Ministero della Salute, nei mesi successivi al primo trimestre, dove l’aumento di peso non è significativo (circa 1 Kg), può arrivare fino a 1/2 Kg a settimana.

Gli aumentati fabbisogni possono essere ricoperti in maniera bilanciata mantenendo un corretto equilibrio tra carboidrati, grassi e proteine nei quantitativi raccomandati dalle linee guida nutrizionali. Ogni dieta andrà comunque adattata a ogni singola mamma, tenendo conto caso per caso dei fabbisogni nutrizionali. Si ricorda l’importanza di farsi seguire sempre da uno specialista del settore che possa adattare tutti i nutrienti alla dieta della singola mamma, evitando così eventuali carenze.

Per non perdere di vista se stesse e il proprio benessere, il mio consiglio alle future mamme è di accompagnare la dieta bilanciata a un costante esercizio fisico praticando attività leggere e rilassanti da svolgere per esempio in acqua, o anche esercizi di pilates, yoga e camminate all’aria aperta. È ormai riconosciuto, infatti, che il movimento svolga un ruolo importante per mantenere una buona salute sia fisica che mentale, infatti, oltre a rilasciare endorfine, conosciute come “ormoni della felicità”, l’esercizio fisico aiuta anche la donna a riprendere il giusto peso dopo la gravidanza. Non vanno comunque dimenticate attività rilassanti come leggere, riposare e ascoltare della buona musica che stimola la felicità della mamma e conseguentemente anche quella del feto.

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L’importanza di consumare fibre durante la gravidanza

Fibre in gravidanza

L’assunzione di una dieta varia ed equilibrata, fin dal periodo pre concezionale, rappresenta una condizione essenziale per garantire il benessere della donna e la favorevole evoluzione della gravidanza. In questo contesto, è necessario sottolineare l’importanza di una adeguata assunzione di fibra, il cui apporto giornaliero consigliato dai LARN è di almeno 25g/dì.

Intervista di Misura al Dott. Andrea Del Seppia

Approfondiamo l’argomento con il nostro nutrizionista, Dott. Andrea Del Seppia.

Dott. Del Seppia, che cosa si intende per fibra?

Con il termine fibra intendiamo una serie di composti provenienti dal mondo vegetale (cereali, legumi, frutta e verdura) e che non sono digeriti dai nostri sistemi enzimatici. La fibra può essere distinta in solubile e insolubile in acqua. Generalmente, la fibra solubile, come per esempio le pectine, β-glucani e inulina, è una fibra che a contatto con l’acqua forma un gel viscoso ed è altamente fermentescibile dalla nostra flora batterica intestinale. La fibra insolubile, invece, è una fibra meno viscosa e meno fermentescibile ed è rappresentata prevalentemente dalla cellulosa, emicellulose e lignina. Da queste caratteristiche derivano numerose proprietà preziose per il nostro benessere intestinale, anche durante la gravidanza, pur non avendo un significativo apporto calorico.

Quali sono le proprietà della fibra?

Formando un gel a contatto con acqua, la fibra solubile aumenta la massa e la viscosità del contenuto gastrico. Questa attività si traduce in un maggiore senso di sazietà tra un pasto e l’altro, un migliore controllo dell’appetito e, di conseguenza, un maggiore controllo sull’acquisizione di peso durante la gravidanza. La massa viscosa, formata da fibra e acqua, riduce la velocità di assorbimento degli zuccheri nel sangue e quindi un eccessivo aumento della glicemia post-prandiale, rappresentando così un efficace intervento dietetico per prevenire l’insorgenza del diabete mellito gestazionale, un tipo di diabete che può presentarsi durante la gravidanza.

Si evidenzia un effetto benefico anche nei riguardi dell’apparato cardiovascolare, in quanto la fibra ha la capacità di intrappolare gli acidi biliari ricchi di colesterolo che vengono secreti durante il processo digestivo.

Lo stesso meccanismo si osserva anche per i trigliceridi impedendo il loro normale assorbimento da parte del nostro organismo. La fibra viene fermentata dalla nostra flora batterica intestinale creando feci più voluminose e morbide e facilitando così l’evacuazione. La fermentazione della fibra produce acidi grassi a corta catena, che hanno un effetto nutritivo per la mucosa intestinale. Da qui nasce l’effetto prebiotico delle fibre. I prebiotici sono definiti come quelle sostanze non digeribili che stimolano la crescita e l’attività della nostra microflora batterica. È stato dimostrato che la fibra è in grado di stimolare la crescita di bifidobatteri e lattobacilli, considerati batteri buoni.

La fibra insolubile comporta un aumento del volume del contenuto intestinale per la sua capacità di richiamare acqua (il cui apporto deve essere sempre costante ed abbondante) e questo si traduce in una stimolazione delle peristalsi intestinali (contrazioni che favoriscono il transito intestinale), inducendo l’evacuazione e riducendo i tempi di permanenza nel tubo digerente. È chiara quindi l’efficacia delle fibre sulla regolarità intestinale e l’effetto benefico che può avere sulla costipazione, una problematica che si riscontra frequentemente nelle donne in gravidanza.

Fibre in gravidanza

Quali alimenti consiglia di mangiare per aumentare l’apporto di fibra?

La quantità di fibra presente negli alimenti vegetali è molto variabile. Generalmente, i cereali integrali e i derivati come le farine di grano e crusca di frumento sono molto ricchi di fibre insolubili che possiamo trovare in buone quantità anche nella frutta secca e nella verdura (carciofi, cicoria, barbabietole, cavolfiore, melanzane, rape, ravanelli, etc.). La fibra solubile, invece, si trova prevalentemente nei legumi (in particolar modo in lenticchie, fagioli e ceci) e in tutta la frutta in generale.
Si ricorda a tutte le future mamme che per la sicurezza del nascituro è sempre bene consumare frutta e verdura dopo averle lavate accuratamente.

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